#Salvia
la spezia perfetta per salse e condimenti

“Chi ha la Salvia nell’orto ha la salute nel corpo”, recita un vecchio proverbio.

Di sicuro, questa spezia può vantare numerose proprietà benefiche, ma le sue virtù non conoscono confini: il gusto intenso ed il profumo inebriante la rendono la regina dei primi fatti in casa e di tante altre squisitezze della tradizione culinaria nostrana ed estera, oltre ad essere l’ingrediente principale di tisane, decotti e ornamenti profumatissimi.

“Questo è l’odore che mi piace. Questo è il trifoglio appena tagliato, la salvia calpestata quando uno cavalca dietro un armento, il fumo della legna e delle foglie che bruciano d’autunno. È l’odore della nostalgia.”

(Ernest Hemingway)

identikit della spezia

NOME:

La salvia è un genere di piante della famiglia delle Lamiaceae, la stessa del timo e della menta.
Il nome del genere deriva dal latino “salvus” (= salvare, sicuro, bene) un nome antico per questo gruppo di piante dalle presunte proprietà medicinali: non a caso, il suo nome botanico è per l’appunto Salvia Officinalis.

ORIGINE:

Le specie di questo genere sono oltre 900 (solo alcune di esse possono essere utilizzate per scopi culinari) e prediligono gli habitat delle foreste o montagne. In Europa si trova ovunque (esclusa la Scandinavia); è presente inoltre in America. Anatolia, Asia mediterranea e Africa del nord.
Della ventina di specie presenti sul territorio italiano, 9 si trovano nell’arco alpino.

SEGNI PARTICOLARI:

La salvia si riconosce facilmente grazie alle sue caratteristiche foglie lanceolate leggermente vellutate al tatto e ai fiori blu-viola.
Utilizzata per millenni come medicinale, entra di diritto nelle cucine d’Europa a partire dal 1500.
Grazie al suo sapore fresco e balsamico e all’azione sgrassante, è perfetta come tocco finale su arrosti, insaccati o piatti molto elaborati e corposi: pensiamo ad esempio ai ravioli burro e salvia, ai saltimbocca alla romana o alle zuppe a base di selvaggina o legumi; si accosta bene anche a verdure tipicamente autunnali, come la zucca o le patate dolci.
Ma da condimento a portata vera e propria è un attimo! Le foglie di salvia fritte sono un piatto sfizioso e facilissimo da preparare, ideali come appetizer o contorno da gustare anche freddo.

La salvia utilizzata più comunemente è quella secca e funziona benissimo da sola o in coppia con moltre altre spezie ed erbe aromatiche, tra cui:

aglio
cipolla
alloro
maggiorana
rosmarino
timo
origano
noce moscata

In cosmetica, la salvia viene utilizzata nella preparazione di creme, deodoranti e dentifrici. Il motivo? L’olio essenziale di salvia ha un elevato potere sbiancante ed è un ottimo antiossidante, contrasta i radicali liberi e rallenta la formazione di rughe; le sue proprietà cicatrizzanti, inoltre, lo rendono ottimo su brufoli o piccole abrasioni.

Proprietà e benefici

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A cura della nutrizionista Mirco Feni

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Considerata da Greci e Romani l’erba della salute, la salvia doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza l’intervento d’oggetti di ferro, indossando una tunica bianca con i piedi scalzi e ben lavati.
Nel Medioevo la salvia era ancora considerata a tutti gli effetti un medicinale. Il suo raggio d’azione era vastissimo, e con il verbo “salviare” si intendeva genericamente la sua prescrizione per porre rimedio a disturbi o malattie di vario genere.
Chiamata anche “erba sacra”, la salvia era ritenuta un potente afrodisiaco, utilizzato persino dall’affascinante Cleopatra per far cadere gli uomini ai suoi piedi.

Proprio a causa della sua antica fama, esistono moltissime leggende aventi per protagonista proprio la salvia: una di queste narra della capra Amaltea, che nutriva Zeus stando sotto a una pianta di salvia, grazie alla quale il suo latte era diventato incredibilmente potente e profumato.
Si racconta anche che il profeta Nostradamus utilizzasse salvia in quantità mescolata a menta e santoreggia per preparare decotti anti-invecchiamento.